E’ morto Alvin Toffler, il noto futurologo statunitense

E’ morto Alvin Toffler, il noto futurologo statunitense

 

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E’ morto Alvin Toffler, saggista statunitense che definiva sé stesso un “futurologo”. Per molti anni ha studiato i mezzi di comunicazione di massa e il loro impatto sulla compagine sociale e sul mondo della cultura.

Era nato a New York nel 1928 ed è morto sulla costa opposta degli Stati Uniti, nella sua casa di Los Angeles. La sua esperienza lavorativa lo ha visto impegnato come corrispondente dalla Casa Bianca per un giornale della Pennsylvania, poi collaboratore di Fortune e poi, dal 1962, impegnato nell’ambito del giornalismo e della consulenza come freelance.

Ha lavorato per importanti società del settore dell’informatica e delle telecomunicazioni, come IBM, AT&T e Xerox, e nel 1970 ha pubblicato il libro “Future Shock”, nella quale ha teorizzato un nuovo stato psicologico dell’individuo e della società moderna legato alla percezione di “troppi cambiamenti in un breve periodo di tempo”.

Nel 1980 pubblica un nuovo libro, “The Third Wave”, in cui descrive tre stadi della società: il primo è quello agrario, il secondo è quello della società industriale, il terzo quello della società post-industriale, nel quale la conoscenza diventa una risorsa primaria e il cambiamento è sempre più veloce.

Il suo ultimo libro è stato “Revolutionary Wealth” –“La Rivoluzione del benessere”-  libro edito da Casini Editore, scritto insieme alla moglie Heidi. In questo testo affronta temi come cyberspazio, economia prosumer, unificazione politica del mondo e parla persino della colonizzazione dello spazio. Quest’ultimo è, proprio grazie alla nostra casa editrice, l’unico titolo disponibile in lingua italiana.

Roberto Paura, dell’Italian Institute for the Future, ha voluto ricordarlo con queste parole: “Ci ha lasciati Alvin Toffler, tra i padri fondatori della moderna futurologia, il cui best-seller mondiale Future Shock mantiene ancora, a decenni di distanza, una straordinaria attualità: di fatto oggi viviamo nel mondo che Toffler aveva previsto quarant’anni fa.”